Il Guerrilla marketing: la rivoluzione del marketing non convenzionale.

Reading time: > 3 min

Nel mondo sempre più competitivo del marketing, le aziende si trovano costantemente alla ricerca di modi creativi ed efficaci per promuovere i propri prodotti o servizi. Tra le tante strategie innovative, spicca il Guerrilla Marketing, un approccio non convenzionale che ha rivoluzionato il modo in cui le aziende si relazionano con il loro pubblico. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente cos’è il Guerrilla Marketing, le sue strategie più efficaci e alcuni esempi noti. Lo confronteremo anche con il marketing convenzionale e trarremo conclusioni circa i numeri a supporto dell’effettiva validità di questa strategia in confronto a quelle più convenzionali. Buona lettura!

Netflix – Campagna di guerrilla marketing a Milano per l’uscita della nuova stagione di Stranger Things.

Cos’è il Guerrilla marketing?

Coniato da Jay Conrad Levinson nel 1984 nel suo libro “Guerilla Advertising”, il Guerrilla Marketing è un’innovativa strategia di marketing non convenzionale che si basa sull’uso creativo e a volte sorprendente delle risorse a disposizione, anziché su un grande budget. L’obiettivo principale del Guerrilla Marketing è catturare l’attenzione del pubblico in modo memorabile e coinvolgente, spesso attraverso azioni fuori dagli schemi lasciandogli un ricordo indelebile dell’esperienza e generando buzz e passaparola. L’ispirazione per il termine Guerrilla Marketing veniva dalla tattica di guerra detta appunto “guerriglia”, condotta da piccole formazioni di uomini e caratterizzata da assalti a sorpresa o imboscate.

A differenza del marketing tradizionale, che spesso si basa su pubblicità costose e campagne su larga scala, il Guerrilla Marketing si concentra su iniziative più piccole e mirate, puntando a creare un impatto significativo con risorse limitate.

In Italia, il Guerrilla Marketing o Marketing Non Convenzionale ha guadagnato popolarità negli anni duemila. Prima, la comunicazione si basava principalmente su grossi budget, grandi campagne e jingle accattivanti. Tuttavia, questa tecnica sta diventando via via meno efficiente nel tempo in quanto l’”assuefazione” all’enorme mole di stimoli visivi e uditivi ricevuta costantemente, sta portando ad un trascurare o meglio, permettere di selezionare al nostro cervello solo ciò a cui siamo effettivamente interessati, ignorando il resto. A tal proposito, Il Guerrilla Marketing ha introdotto un approccio nuovo, fresco ed emozionante, stimolando l’immaginazione delle persone e influenzando le loro abitudini d’acquisto.

Strategie di Guerrilla Marketing Efficaci.

Di seguito elenchiamo le principali tipologie di guerrilla marketing, analizzando interessanti casi succeduti negli anni.

Ambient marketing – The Nort Face

2055 MT – 46°24’15.7″ N – 11°42’33.3″ E

Due coordinate geografiche e un’altitudine da raggiungere: sono queste le uniche indicazioni che The North Face ha comunicato a tutti gli appassionati di montagna, scalata, outdoor e avventura. “The pinnacle project” è una campagna di ambient marketing creata dal famoso brand di abbigliamento e attrezzature per l’outdoor e l’arrampicata con l’intento di comunicare la necessità per uno sportivo e avventuriero di non fermarsi mai e superare costantemente i propri limiti. L’installazione, un temporary shop in Val di Fassa, in Trentino – Alto Adige, vende capi tecnici indossati dai migliori atleti ed esploratori durante le loro imprese più dure. Il motto del brand? ovviamente temerario e motivante: never stop exploring.

Viral marketing – Ice Bucket Challenge

Questa strategia sfrutta il potere della condivisione dei contenuti online. Diventata celeberrima sul web è stata la campagna “ALS Ice Bucket Challenge“, lanciata dalla ALS Association (associazione statunitense impegnata contro la lotta alla SLA) che ha contribuito in maniera massiva alla raccolta fondi per la ricerca.

Nell’estate del 2014, tre giovani affetti da SLA , Anthony Senerchia, Pete Frates e Pat Quinn, hanno partecipato all’ALS Ice Bucket Challenge e hanno ispirato le persone di tutto il mondo a gettarsi secchi d’acqua ghiacciata in testa spingendo a donare verso la ALS Association. Oltre 17 milioni di persone hanno partecipato alla sfida raccogliendo 115 milioni di dollari.

Ciò dimostra come nell’odierno mondo social, il potenziale virale di un’idea creativa possa generare un coinvolgimento enorme, talvolta utilizzandolo ai fini di un nobile scopo.

Event marketing – Red Bull Stratos

Questa strategia coinvolge la creazione di eventi unici e coinvolgenti per promuovere un marchio o un prodotto. Red Bull, multinazionale nata come produttrice di energy drink, ma ormai collocata come main sponsor nella maggior parte degli eventi dedicati agli sport estremi nel mondo, è famosa per organizzare eventi estremi, come il salto dallo spazio (Red Bull Stratos). L’evento ha catturato l’attenzione mondiale al fine di promuovere l’ormai globalmente riconosciuto energy drink che potenzia le facoltà fisiche e cognitive. Con protagonista il paracadutista e base jumper austriaco Felix Baumgartner, il salto è avvenuto da una quota di circa 39.000 metri, infrangendo diversi record imbattuti da 50 anni.

Ambush marketing – Coca Cola vs. Pepsi

Storica diatriba tra i colossi delle bevande: Coca Cola e Pepsi non hanno mai esitato nello sferrare geniali colpi di marketing a discapito del concorrente, creando un botta e risposta, quasi da seguire come una fiction, che ha portato negli anni e nei suoi svariati episodi all’ormai ben distinta reputation dei brand in materia. L’ambush marketing, letteralmente “marketing trappola” consente attraverso una semplice idea ben ponderata di far virare l’attenzione del consumatore verso il proprio brand “attentando a sorpresa” alla campagna del competitor. In questo caso il divertente siparietto vede per prima Pepsi che per Halloween si traveste da Coca Cola indossandone un mantello; la risposta di Coca Cola, in maniera semplice ed efficace attribuendo al mantello il classico indumento del supereroe risponde: “Chiunque vuole essere un eroe!”, quindi anche Pepsi.

Confronto tra Guerrilla Marketing e Marketing Convenzionale

Il Guerrilla Marketing si distingue dal marketing convenzionale in vari modi significativi. Ecco una comparazione tra i due approcci:

BUDGET: il Guerrilla marketing si basa su risorse limitate e cerca di ottenere il massimo impatto con un budget ridotto o persino nullo; il marketing convenzionale richiede un budget significativo per pubblicità su larga scala, media tradizionali e spazi pubblicitari.

CREATIVITÀ: il Guerrilla Marketing mette l’accento sulla creatività e sull’originalità, cercando di sorprendere il pubblico con idee fuori dagli schemi; il marketing convenzionale spesso segue uno schema più tradizionale e si basa su annunci standardizzati.

COINVOLGIMENTO DEL PUBBLICO: Guerrilla marketing cerca di coinvolgere direttamente il pubblico, spesso attraverso interazioni inaspettate o coinvolgenti; il marketing convenzionale si rivolge al pubblico in modo più passivo, attraverso annunci televisivi, banner pubblicitari o annunci stampa.

SCALABILITÀ: Guerrilla marketing può essere implementato su piccola scala ed è altamente flessibile; il marketing convenzionale richiede spesso una diffusione su larga scala e un impegno finanziario significativo.

Efficacia del Guerrilla Marketing.

Per valutare l’efficacia del Guerrilla Marketing rispetto al marketing convenzionale, possiamo considerare alcuni dati e tendenze attuali.

Un sondaggio condotto su un campione di consumatori ha rivelato che l’86% dei partecipanti ricorda il Guerrilla Marketing, mentre solo il 64% ricorda il marketing convenzionale. Questo suggerisce che le iniziative di guerrilla hanno un impatto più duraturo sulla memoria del pubblico. Considerando l’efficacia delle campagne pubblicitarie, il Guerrilla Marketing ha dimostrato un tasso di coinvolgimento superiore: queste sono spesso condivise sui social media aumentando la possibilità di andare virali e generando così un maggiore coinvolgimento degli utenti rispetto agli annunci tradizionali. Tuttavia, va notato che il Guerrilla Marketing può richiedere un maggiore sforzo creativo e tempo per essere pianificato ed eseguito in modo efficace; non tutte le aziende però possono adottare questo approccio poiché dipende fortemente dal settore e dagli obiettivi strategici.

Conclusioni.

il Guerrilla Marketing rappresenta una sfida alle tradizionali strategie di marketing. Sebbene richieda creatività e impegno, offre un potenziale significativo per catturare l’attenzione del pubblico e promuovere un marchio in modo innovativo. Tuttavia, è essenziale valutare attentamente quale approccio si adatta meglio alle esigenze specifiche di un’azienda, tenendo conto del settore di appartenenza e degli obiettivi da raggiungere.

× Come possiamo aiutarti?